Vertigini e Disturbi dell'equilibrio
Sono malattie caratterizzate da una crisi vertiginosa a esordio spontaneo e improvviso che persiste per oltre 24 ore, accompagnate da nausea, vomito e nistagmo spontaneo. Con il termine di vertigine si dovrebbe intendere una sintomatologia caratterizzata dalla rotazione dell’ambiente rispetto all’individuo (vertigine oggettiva), dell’individuo rispetto all’ambiente (vertigine soggettiva) o altre turbe del’equilibrio non caratterizzate dal senso di rotazione.
Malattie causa di vertigine oggettiva sono:
È caratterizzata da una crisi vertiginosa ad esordio spontaneo e improvviso accompagnata da nistagmo spontaneo, nausea e vomito. Nel caso in cui alla vertigine si accompagni sordità improvvisa si parla di neurite dell’VIII nervo cranico. È caratterizzata da vertigine acuta, intensa, accompagnata da nausea e vomito, che costringe il paziente a letto, solitamente coricato sul lato sano.
La crisi acuta dura circa 24-48 ore, poi il compenso vestibolare determina progressiva riduzione della vertigine che si trasforma gradualmente in instabilità. Il benessere si raggiunge in alcune settimane o mesi.
È una vertigine che si manifesta in seguito a un trauma cranico che determina una lesione a carico del recettore vestibolare. Ha le stesse caratteristiche della nevrite vestibolare. La fase acuta della vertigine post-traumatica è spesso mascherata dal disturbo dello stato di coscienza, quindi è possibile che il paziente possa lamentare, dopo la ripresa dello stato di coscienza, solamente instabilità
È comunemente ed erroneamente utilizzato come sinonimo di vertigine, mentre il suo uso dovrebbe essere limitato ai casi in cui sia dimostrabile una sofferenza vestibolare acuta conseguente a flogosi labirintica. È caratterizzata da una vertigine acuta con caratteristiche identiche alla nevrite vestibolare. In caso di ipoacusia per otite cronica si verifica un peggioramento del preesistente deficit uditivo.
Si tratta di una lesione labirintica conseguente ad un trattamento chirurgico eseguito a fini terapeutici che può essere la complicanza non desiderata. La vertigine oggettiva e intensa si può manifestare già nel corso dell’intervento o al risveglio.
È una malattia alla cui base vi è un aumento di volume dell’endolinfa, con distensione e forse rottura del labirinto membranoso, che determina ipoacusia neurosensoriale fluttuante più accentuata alle basse e medie frequenze e crisi recidivanti di vertigine oggettiva della durata di alcune ore, seguite da benessere.
È caratterizzta da una vertigine acuta, intensa, accompagnata da nausea e vomito, con il paziente a letto coricato sul lato sano. La crisi acuta dura da 1 a 4 ore ed è seguita da benessere. Solitamente la vertigine è accompagnata da acufene, senso di pienezza auricolare e ipoacusia monolaterale.
È una malattia alla cui base vi è la presenza di depositi endolinfatici all’interno dei canali semicircolari e che si caratterizza con episodi parossistici di vertigine oggettiva di breve durata in seguito a movimenti del capo. Dopo la vertigine, il paziente ritorna a una condizione di benessere. Insorge la notte durante il sonno o al momento di alzarsi.